Ipertensione: cos'è e come prevenirla?

Il nostro sangue deve arrivare a tutti i tessuti per portare nutrienti e ossigeno e per poterci arrivare dev’essere pompato dal cuore con una certa pressione. Tutti sentiamo spesso parlare dell’ipertensione e delle conseguenze legate ad essa... ma sappiamo veramente di cosa si tratti e perché è importante tenerla sotto controllo?

Come si misura la pressione?

La misurazione della pressione andrebbe fatta negli stessi orari, mattina e sera per una settimana, per poterla monitorare. Bisogna essere seduti (senza incrociare le gambe, muoversi o parlare), non bisogna aver appena fatto sforzi e bisogna tenere il palmo verso l'alto. Per ripetere la misurazione è importante aspettare 15 minuti (affinché i vasi sanguigni tornino alla loro normale tensione) altrimenti leggeremo una misura sempre più bassa e non realistica.

I valori che leggo vanno bene o no?

I valori che leggiamo sono sempre due: il valore di pressione massima, che deve essere compreso tra 120/129 mmHg, riferita alla massima pressione raggiunta dal sangue quando il cuore batte. Il secondo dev’essere compreso tra 70 e 84 ed è il livello di pressione minimo raggiunto tra un battito cardiaco e l'altro. 

La definizione di pressione alta, secondo le linee guida ESC/ESH del 2018, è un qualsiasi valore superiore a 140/90 mmHg. Se la pressione viene misurata nel comfort della propria casa, dove si è presumibilmente più rilassati, il limite è leggermente inferiore: 135/85. Se si ha una pressione arteriosa compresa tra 120/80 e 140/90, si può essere a rischio di sviluppare in futuro l’ipertensione, a meno che non si intervenga per riportare questi valori sotto controllo. Questa condizione è detta pre-ipertensione. 

Nelle persone con più di 40 anni la pressione massima è la più indicativa di ictus e attacchi cardiaci.

L'ipertensione è una malattia? NO, ma...

È un fattore di rischio, cioè una condizione che aumenta la probabilità che si verifichino altre malattie cardiovascolari (per esempio: angina pectoris, infarto miocardico, ictus cerebrale). Per questo, è importante individuarla e curarla: per prevenire i danni che essa può provocare.

Si può prevenire o l'unica soluzione sono i farmaci?

A partire dai 35 anni, se c’è familiarità, in gravidanza e a partire dalla menopausa è bene monitorare la pressione. In caso di valori di pre-ipertensione è indispensabile attuare dei cambiamenti nello stile di vita per evitare di incorrere nei farmaci:

• Dieta sana con frutta, verdura, tanto pesce, pochi grassi animali

• Ridurre l'apporto di sale

• Perdere i chili in eccesso

• Svolgere attività fisica costante

• Effettuare controlli periodici

• Controllare il profilo lipidico (colesterolo, trigliceridi, glicemia).

Ci sono integratori utili in caso di pre-ipertensione?

Molti nutraceutici hanno azioni specifiche sulla pressione arteriosa. Di sicuro il più utile, economico ed utilizzabile nella maggior parte dei pazienti è il magnesio, preferibilmente chelato, non ossido, perché meglio assorbito. E' importante assumere anche magnesio e potassio e Omega 3.

La dose efficace è usualmente intorno ai 350-400 mg/die. La scelta, però, va individualizzata. Nelle donne gravide calcio e vitamina D potrebbero essere più utili, mentre nelle donne in menopausa gli isoflavoni - estrogeni vegetali o fitoestrogeni, 80 mg/die. 

Chi soffre di ipertensione notturna può avere un vantaggio dall'uso di melatonina. Sono molto promettenti le fonti di nitrati vegetali come il succo di barbabietola. Altri prodotti sono molto efficaci ma vanno assunti a dosi elevate, in genere costose. Come per esempio il resveratrolo, il coenzima Q10, aglio e biancospino.